domenica 31 gennaio 2010
RACCONTI SULLA SOGLIA - 'ATANAEUR E VILMIKO' (CAPITOLO I) di Riccardo Vezza
Pubblicato da RACCONTI SULLA SOGLIA alle 12:32Etichette: downloads
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Racconti, romanzi e novelle dei due mondi. La cosmogonia epica che unisce la realtà alla fantasia.
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Scrivo perché la mia spada è inutile.
Scrivo perché poche parole, messe al posto giusto, tagliano più di mille fendenti.
Scrivo perché la mia guerra è la guerra dell'uomo, perché la mia è una ragione durevole, perché non voglio che diventi effimera come la pugna.
Scrivo, sempre, con una penna variopinta, perché la soggettività dell'uomo è una molteplice varietà di ragioni.
Scrivo perché io sono scritto nel mondo, perché qualcuno, il sommo narratore dell'essere, colui che si fonde in miriadi di ragioni, lo ha descritto come lui lo immaginava. Scrivo perché qualcun altro scrive di lui, mentre lui scrive di me.
Scrivo perché sono spinto dalla ragione che questa catena non si debba spezzare.
5 commenti:
Buon giorno! Ho letto anche questo. Narrato con un dettaglio storico veramente interessante. Volevo farvi una domanda, la faccio qui, anche se non è luogo predisposto:
tutti i testi che ci sono nell'elenco a destra sono collegati tra loro?
Comunque sono sicuro che avrete successo.
Non si vede molta roba del genere in giro.
Se pubblicherete, e sono sicuro che lo farete, io comprerò.
Colleziono saghe fantasy, solo quelle di un certo livello, ovviamente.
Ciao!!!!!
Grazie Ixildur..buon giorno anche a te..
Si.. i testi nell'elenco sono tutti collegati tra loro.
Per quanto riguarda la faccenda della pubblicazione... è piuttosto complicata..non ci sono molte aperture in italia..abbiamo avuto qualche proposta..ma per gli esordienti è molto dura..
Ciao a presto..
Le coordinate spazio-temporali-situazionali sono meravigliosamente trasparenti, che par di potervi assistere come fossero una rivelazione. Non invadenza nel pennino di chi racconta, ma trasporto affidato all'odorato: uno dei sensi che più trovo stimolati in me. L'odore della furia, dell'attesa, del timore, della lode, tutto ho colto con il mio naso. I profumi e gli umori del brano non coprono il senso del mistero che lo attraversa. Tutto è in-calzante, mi invita ad indossare scarpe comode ma antiche. Chi scrive sembra raccontare "camminando", curando miniature descrittive insieme a falcate brevi e lunghe d'azione. Tutto ciò, questo estratto a me ha concesso e chissà quant'altro ancora può concedere.
Con tanta gioia e sostegno, Vera.
Grazie mille Vera...troppo generosa..
..cmq le scarpe comode ma antiche tienile pronte per la prossima sortita in montagna....ciaoo
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