giovedì 14 gennaio 2010
da "Racconti sulla soglia" -Lor iadan gur-Casualità,istinto e destino-
Pubblicato da RACCONTI SULLA SOGLIA alle 06:37“L’oscurità, quella che è figlia della notte, non è un’assenza immutabile. Il grande Marnuin illumina, di giorno, i luoghi ch'erano avvolti dalla notte. La tenebra di cui devi aver paura, infatti, è quella in cui tu credi, che si annulla col tempo, è quella che quando si pasce in un luogo finisce per divorarlo tutto: è l’assenza di fede e Speranza, quella è la tenebra. Almeno questa è l’idea che io mi sono fatto...”
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9 commenti:
L'assenza di fede e speranza è veramente buia. Bravi!
Sono d'accordo! L'assenza immutabile è vuota, incolmabile. Non è il buio che fa paura, ma l'assenza del buio stesso.
Basta che c'è qualcosa...odio il pensiero di sparire!
eeeeh la gran tenebra!
Brancaleone! ahahahahahahahahahahhaha
Comunque il tema del vuoto assoluto è troppo difficile da trattare; si rischia, sia filosoficamente che fisicamente, di errare.
La citazione però rimane interessante.
Mi verrebbe da dire che il vuoto assoluto non esiste, ma qualcuno potrebbe smentirmi, quindi taccio. :D
Se non è concepibile per gli esseri umani non vuol dire che non esista...è una questione di percezione dell'infinito. Solo un Dio o qualcosa che gli assomiglia può concepire il vuoto assoluto.
ehehe il gentile Aurelio si è accorto che Brancaleone da Norcia era di gran lunga il più poetico tra gli osservatori del vuoto! :D
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